Cosa aspettarsi da un team building? Ne abbiamo parlato tante volte, abbiamo la nostra visione e la nostra filosofia.
Il nostro obiettivo è la creazione di attività speciali e uniche, che diamo modo ai partecipanti di rendere memorabile quel giorno e nel frattempo cementare le relazioni e avviare nuovi rapporti personali.
Vogliamo che ciascuno si senta parte del gruppo, che ognuno abbia la possibilità di mettersi in evidenza per le proprie capacità e peculiarità.
Per una volta però voglio parlarvi di cosa non è un team building, una sorta di manuale delle cose da evitare assolutamente nella organizzazione di un team building.
Il primo consiglio è di mettervi nei panni dei partecipanti, quello che può apparire bello e intrigante vedendo un progetto nel suo insieme poi si traduce in atti pratici e reali che ogni ospite deve compiere. Bene, vale il comandamento “non fare ad altri cio che non vorresti fosse fatto a te“!
Sembra una banalità, per certi versi lo è, ma in dieci anni di team building abbiamo visto e sentito le cose più strane e fantasiose, alcune molto belle altre un pò meno…. Dobbiamo metterci nei panni di chi dovrà svolgere delle azioni per capire bene cosa farà ognuno di loro, per capire cosa si prova e se si evince lo scopo finale. A volte facciamo realizzare delle cose che singolarmente possono avere poco senso, ma poi mettendo insieme tutto il lavoro di tutti i gruppi c’è un colpo di scena. Penso ad esempio all’Affresco, ogni team realizza un quadro rispettando solo alcune aree che abbiamo segnalato in ogni quadro. Alla fine dell’attività mettendo insieme tutti i quadri nell’ordine stabilito otterremo un’opera d’arte famosa anche se rivista e corretta dai partecipanti.
Altra attività estremamente interessante da questo punto di vista è il Team Beat, si entra nel mondo della musica e si parla di percussioni. Attività bella e stimolante che consiste nel suonare uno o più strumenti, i nostri trainer vi faranno diventare un’orchestra e quindi anche un semplice “triangolo” diventa fondamentale per il sound del gruppo, ma attenzione, questa attività non può durare più di novanta / centoventi minuti! Dopo un certo tempo, esaurita l’emozione del primo momento l’attività rischia di diventare noiosa e poco coinvolgente.
Parliamo ora di Teatro, qui il discorso è molto diverso, ogni partecipante può infatti dosare a piacimento il livello di coinvolgimento e partecipazione, ritagliandosi il ruolo che preferisce e lo fa stare in zona confort. Questo team building è assolutamente da consigliare e non rientra affatto in quella categoria di attività a rischio, della serie:”i miei queste cose non le fanno”…. Lo abbiamo realizzato mille volte e sempre con grandissimo successo, proprio perché lascia la libertà a ciascuno di esporsi o meno.
Ultimo capitolo riguarda le attività di motivazione, penso alla camminata sul fuoco o alla freccia che si spezza con la gola etc etc. Bene, tutte queste attività sono di altissimo impatto (a volte anche eccessivo) emozionale e hanno lo scopo ben preciso di creare una fortissima motivazione al superamento dei propri limiti personali. Tutto ciò mal si sposa con l’obiettivo del team building, è evidente che si tratta di attività che vanno ad agire sul singolo e non su un gruppo di lavoro.